Si legge spesso di come dovrebbe essere il gigolò ideale, ma esiste la cliente ideale?
Come dovrebbe essere la donna/cliente per essere considerata ideale? Non parlo ovviamente dell’aspetto fisico ma di quello comportamentale.
Molto raramente le donne si mettono in discussione, spesso hanno delle aspettative dal proprio gigolò che vanno oltre ai normali compiti di un accompagnatore.
A volte, già dopo il primo incontro c’è la presunzione di considerarlo un amico. Anche se il gigolò in questione è se stesso e non recita una parte, non bisogna dimenticare che per lui si tratta di lavoro, per cui anche se ci ha coccolate e fatte sentire le più belle e desiderate del mondo, non significa assolutamente che ci sia qualcosa di più. Essere consapevoli di questo, risparmia delusioni e sofferenza. Il gigolò è nostro nel momento in cui è insieme a noi, per il tempo pattuito, finito il quale nulla ci è più dovuto.
Se facciamo un piccolo e banale calcolo, ci rendiamo conto di quanto può essere stressante la vita di un accompagnatore. Ipotizziamo un gigolò che ha circa quindici/venti clienti fisse. Se tutte ogni giorno gli inviano anche un solo messaggio, va da se che per rispondere ad ognuna di loro deve dedicare un bel po’ di tempo. Senza contare i nuovi contatti o telefonate da parte di donne che vogliono fissare un incontro. Facendo la somma è chiaro che se dovesse dedicare tempo extra a tutte passerebbe quasi tutto il giorno al telefono!
Ovviamente se di comune accordo si decide diversamente, il discorso cambia, si può anche essere amici, se pur con delle regole ben precise.
Il rispetto per il nostro gigolò si dimostra anche con queste attenzioni, che sommate all’educazione e alla discrezione possono creare il feeling giusto per rendere ogni incontro fantastico.
Luisa
Complimenti Luisa i tuoi Post sono davvero interessanti, d’altronde questo sta a significare che Steve è un Uomo corretto e trasparente che comunica con sincerità con le sue clienti , oltre a metterle in guardia da come proteggersi dai malintenzionati gigolo improvvisati . Buon proseguimento
In una giornata come questa è veramente piacevole venire a curiosare sul web di Steve e trovare un tuo post .Come sempre : che dire ? Concordo in tutto . Se mi permetti , però, vorrei aggiungere un mio pensiero . Rispetto ,secondo me , è anche quando una donna decide, con grande sofferenza , di non incontrare più il proprio gigolo’ nel momento in cui dovesse accorgersi che il suo modo di “sentirlo “sta andando oltre ,che non riesce più a controllare il proprio coinvolgimento emotivo e che ogni volta , i bellissimi momenti trascorsi insieme diventano una sofferenza ,si trasformano in pensiero fisso e in smania di rivederlo .Allontanarsi è segno di rispetto .Tu certamente sai , da donna vera , che per alcune donne è molto difficile tenere separati, per molto tempo l’atto sessuale dal coinvolgimento sentimentale specialmente se l’uomo con il quale sei racchiude in se tutte le caratteristiche che hai sempre cercato .No c’è altra soluzione per non farsi del male e non farne neanche a lui che di sicuro non ne ha colpa. Forse ,l’unica “colpa” è quella di aver fatto fin troppo bene il proprio lavoro .Una buona domenica Luisa
Ciao D., condivido il tuo pensiero e ti ringrazio per il gradito contributo. Buona serata!
Grazie Catia per il tuo gradito e gentile contributo. Buona serata!